venerdì 16 maggio 2008

Lo stagnino, le pentole e i fondelli

- «Jihad contro Israele, per la liberazione della Palestina», raglia altisonante il barbetta, il Bin Laden.

E te pareva che, sentendo ululare, anche il vecchio di pelo, al richiamo, non cercasse d'avvicinare il branco: tanti sognano di venirne ed esserne a capo, e menarlo con l'anello al naso dove il pascolo promette miglior rumine e bottino.
Riuscisse loro di farlo, rovinando recinto e confine, brucherebbero fino alle radici, calpesterebbero ogni cosa, lascerebbero dietro fumanti e puzzolenti torciglioni ma, da mandria, infine, sarebbe bastonata e ricondotta alle stalle, che mai diverrebbe proprietaria di tanta grassa terra;
come antica saggezza raccomanda, "non si danno le perle ai porci".
C'è ancora qualche anima candida che crede sia profusa tanta energia solo per poi lasciarne i frutti ai "parenti poveri", ai disprezzati palestinesi, che il resto del mondo arabo vorrebbe dare a bere siano figli prediletti, a cui riconsegnare i giochini rubati ?
Come ha dimostrato Hamas, quando gli hanno dato Gaza, con le infrastrutture integre, questi sanno solo zoccolare su conoscenze e tecnologie che non sanno padroneggiare e riconoscere, per riportarci pecore al pascolo e ritornare sabbia e deserto dove ora cresce l'erba.
Mai, dovesse mancare Israele, lascerebbero a tali deficienti usare forzieri e tesori come latrine da spurgo e specchietti per riflettere il sole.

Dove esistono campi profughi o di raccolta, su appezzamenti d'altri paesi, già da ora i "fratelli" di Palestina, sono impossibilitati ad uscirne, provare fuga da squallore e miseria, per tentare l'integrazione: con la scusa di salvarne identità, li si raccoglie a grappolo, a dimostrare che i "parenti serpenti" farebbero di questi, che considerano pezzenti, carne da macello, avanguardie da mandare allo sbaraglio per farsi massacrare e vedere - finalmente - di vincere almeno una guerra, dopo innumerevoli batoste;
è quello che gli rode: l'averle prese dal moscerino che credevano schiacciare con facilità e che invece li ha sputtanati, facendo perder loro faccia e credibilità.

I Bin Laden , gli Ahmadinejad e simili, hanno solo interesse a "spantegare" merda, a spalmare casino dove capita, perché nel caos che ne verrebbe sarebbero ad emergere per quel che meglio gli viene: custodi e becchini di camposanto.
I sogni di questi non si fermano ad un ritaglio di terra o a quattro gatti, che li fanno miagolare sventolando davanti un pesciolino, foche addestrate a dilettare la corte dei nuovi megalomani, alla ricerca e conquista dell'ennesimo miraggio da canna...bis.
Iran, Siria, Hezbollah in Libano, Al Qaeda che si propone: è una gigantesca tenaglia che cerca di schiacciare la noce che è Israele, che è l'unico ostacolo serio a frapporsi tra questi e il nuovo sol, anzi, mezzaluna dell'avvenire.
E dovrebbero preoccuparsi delle magagne e miopi mire d'aspiranti a tornare alla pastorizia ?
Sarebbe come se mi illudessi che Nicole Kidman sia in agitazione perché non riesce a prendere una camera da letto per regalarmi una notte d'amore !

La presa per i fondelli più umiliante però è questa:
"Gli occidentali combattono con gli israeliani nella stessa trincea contro di noi" riferito all'Unifil precisando che "ciò è dimostrato dal fatto che hanno inviato truppe operative nel sud del Libano in difesa degli ebrei".
Da sempre sono a dire che i nostri ragazzi in Libano sono stati dati in ostaggio, grazie a scelte sconsiderate di una manica di praticoni di strategia estera, convinti che sarebbe bastato solo andare a braccetto con il boia perché la corda al collo non la mettesse a noi.
Come polli in batteria, ai nostri fanti sono stati messi i paraocchi, a non vedere il riarmo di Hezbollah, per poi subire l'ultimo affronto: essere additati e accusati del contrario, difendere gli ebrei !

La partita è ben più grande, al di sopra di gioppini e politicanti del Risiko, che noi abbiamo messo in campo e di cui si sono presi gioco, sbeffeggiandoci poi nel dire che "l'Occidente partecipa con Israele all'usurpazione dei beni dei musulmani".

Abbiamo dato da mangiare al coccodrillo, ma ora ha deciso che siamo noi l'ultimo boccone.

Io, secondo me...16.05.2008

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