lunedì 19 maggio 2008

Ventre molle

ZzziipppPP...

...che sia stata la cerniera lampo di Marius Tudorel Dimache ad abbassarsi, o quella della diciannovenne Chiara, poco importa;
il risultato è stato solo uno: il primo sopra a fare la trivella e lei, sotto, il pozzo !
Un breve tragitto: dalla Stazione Centrale, a Milano, fino a tentare di raggiungere le vicinanze di Melchiorre Gioia, tanto è costato alla poveretta l'illusorio credersi al sicuro, in pieno centro e vita cittadina;
è ancora andata bene, che la bestia la stava per strangolare, indispettito dalla sua ostinata resistenza, tanto da aggredire pure i poliziotti, che l'avevano preso con le mani nel sacco.
E non solo le mani.
Ora, cerniere che vanno e vengono, in questi ultimi anni, ne abbiamo sentite scorrere in abbondanza, e non conteggiamo aridamente chi va e chi viene, chi e cosa esce ed entra, solo nel campo e modo asettico, indifferente e freddo delle statistiche.
Sotto i Marius Tudorel Dimache metteteci ed immaginate ci sia vostra moglie, figlia, sorella, madre o fidanzata, e vediamo se avanza voglia del bla-bla accademico.
Che questi fatti e i loro tempi si sono avvicinati, fin quasi a toccarsi, l'abbiamo sperimentato proprio sulla pelle delle vittime;
le carovane e sulle barcacce, che arrivano comodamente a puntare ed approdare sul ventre molle dell'Italia, scaricano sempre più, assieme all'onesto, tanto di bacato: il poco di buono, i nullafacenti, gli incapaci e inetti, i fannulloni e i delinquenti, in fuga da fruste e manganelli di patria benevolenza.
La più parte aveva già messo piede e radici, grazie ad un deficiente e ingenuo buonismo, tanto che ora siamo a combattere su due fronti: lasciar fuori la schiumarola ed evacuare gli escrementi.

ZzziipppPP...

ma anche Beng, e Boing, e Bang e...tutto l'armamentario onomatopeico, a riprodurre, dalla fumettistica, botte, bastonate e sparamenti.

Un paese così, però, fa comodo agli altri, dirimpettai: i sedimenti vanno a deposito e a galla rimane il meglio;
a noi il fondo, agli altri le bollicine.
Se si riuscisse a mettere un freno, ecco che la feccia si spalmerebbe su tutti, e sarebbe finita la cuccagna.

Ecco perché la spagnoletta, María Teresa Fernández de la Vega, vuole si mantenga noi le chiaviche: la nostra fossa biologica fa comodo, per scarichi che altrimenti si troverebbe fuori della porta di casa.
La cariatide tromboneggia, e poi chiama i bombardini di rinforzo, suoi sottopancia, marca e cotica;
il ministro del Lavoro e dell'Immigrazione spagnolo, Celestino Corbacho e la sua collega per le Pari Opportunità Bibiana Aido fanno coretto:
- «Questa legge non s'ha da fare: italiani razzisti e xenofobi, dediti a discriminare e criminalizzare il diverso».
Beh, non ho visto in faccia quella babbiona della Bibiana, ma la Maria Teresa è vaccinata di suo, che uno stupro non lo rischia, fino a che gira a viso scoperto, ma c'abbiamo le palle piene ormai di presentare sempre ventre molle, sia quello d'Italia e, peggio, delle italiane.
Di vostro, avete già mandato a casa 800.000 clandestini, e chiuso tra le 600 e le 800 moschee, e a Ceuta e Melilla, vostre enclave, avete sparato sugli immigrati che premevano per abbattere il filo spinato, adducendo scusa di "stato di necessità".
E il nostro allora, che stato è: di Pulcinella ?

ZzziipppPP...chi la prossima ?

Ehi, sciura Maria - o Bibiana, ma anche si troverà misura per il Celestino Corbacho - non interessa un bel maschione, in arretrato di fregola e testosterone in ebollizione ?

- «Ma andè a dà via i ciapp», che almeno ci lasciate del vostro !


Io, secondo me...19.05.2008

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