venerdì 7 settembre 2007

Essere o non essere...

«C’ho la faccia o lo sono davvero ? Essere o non essere: questo è il problema !».
Guardo allo specchio la dotazione di serie che un Dio sparagnino mi ha dato e cerco di leggere tra le …rughe di una fronte, da tempo ormai orfana di peli, con il terrore che si veda la scritta: “Scemo”.
E sì, perché mi sa che, come per il peccato originale, c’ho lo stampino del marchio di fabbrica.
«Ti prego...dammi cinque euro altrimenti mi ammazzo ! Sono disperato: ho fame e non so più come tirare avanti…non ce la faccio più !».
«Quello che farete al più piccolo di voi, lo fate a me !»; sullo schermo della memoria m’appare a lettere di fuoco l’ammonimento di Gesù, che si dice sia buono, ma quella frase m’inquieta, che mi pare gravida di nefaste conseguenze.
«Porca miseria ! Ma, con tutti quelli che circolano per strada, proprio a me doveva capitare il tipo che mi fa giocare l’entrata in Paradiso ? Cribbio: che, mi hai trovato con il lanternino ? Ogni volta che arrivo in città sono come la calamita per il ferro ma invece delle donne, attiro l’esercito degli sfigati !».
Esiste un repellente per cani e gatti, mosche e zanzare ma, contro di questi, nulla !
Prima d’arrivare a parcheggiare la macchina, sono assalito ad ogni incrocio, che mi vogliono pulire il vetro a tutti i…costi, che se già ci vedevo - a furia di spalmare con quelle spugne ormai lerce e logore, imbevute in secchi d’acqua, che ormai è più da fossa biologica - ora devo farmi guidare dal fiuto del mio cane !
Mi sento come se lasciassi dietro una scia di feromoni, quelle sostanze che, recepite a distanze pazzesche, eccitano la libido del maschio, nel mio caso, di lavavetri e assimilati; solo che il mio è l’ormone dello scemo !
Ce l’ho scritto in fronte, non c’è dubbio: è un richiamo indelebile.
«Ti prego...dammi cinque euro...sono disperato, non ce la faccio più !».
Cavoli, se gli dai 20 centesimi ti guardano come un pezzente ( al di sotto ti menano ! );
50 centesimi non li vuole neppure il santo in Chiesa, per la candelina e con un Euro cominci la scalata sociale nella considerazione dei questuanti, che altrimenti manca poco che ti diano loro qualcosa, impietositi e contenti nell’esserti davanti, nella classifica dei barbonacci !
«...dammi cinque euro...sono disperato, non ce la faccio più !».
«Cinque Euro ? Col cazzo te li dò ! E non parlarmi di ammazzarti, che se va avanti così mi trovo in braghe di tela già di mio, e un pensierino lo potrei fare nel fregarti l’idea !».
E cosa dovrebbe dire il pensionato, che è ormai arrivato alla frutta, sì, ma a doverne mangiare la buccia !
E non dico che siamo arrivati alla canna del gas, che con quello che costa rischiamo che ce lo tagliano: neppure con quello si riuscirà più a suicidarsi !
E che dire dei laureati senza lavoro, che della disoccupazione ne hanno fatto una specializzazione - che se non stanno attenti la elencano pure nel curriculum - e per i loro genitori, ormai anziani, che trovano impossibile toglierseli di torno, peggio che se fossero incrostazioni di calcare ?
Ed ecco che ti trovi lo sveglione di turno, che prima vuole applicare leggi e regolamenti per levare dalle strade queste pecche da lassismo e poi - sotto le urla del «Dagli all’untore !» dei Kompagni di merende - ne propone l’assunzione in piena regola impipandosene che nel lontano Maggio 2006 le direttive dell’Unione Europea, all’apertura delle frontiere per Romania, Polonia e paesi baltici, fissava regole di libera circolazione solo per chi poteva dimostrare d’avere un contratto di lavoro, ad impedire che assieme alle pecore arrivassero pure i lupi !
Disoccupati nostrani: da domani armatevi di spugna, secchio e straccetto, e tutti in strada che, se va bene, avete trovato la scorciatoia per il posto fisso.
«Quello che farete al più piccolo di voi, lo fate a me !».
Caro il mio Salvatore Jesus, se a chiedere quei cinque Euro eri tu, sotto mentite spoglie, ecco che mi sono giocato il Paradiso.
«C’ho la faccia o lo sono davvero ? Essere o non essere: questo è il problema !».
Lasciatevelo dire…da uno scemo !

Io, secondo me…7.09.2007

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