venerdì 8 agosto 2008

Brigata Ros(s)a

La schiumarola dei cornuti e mazziati, cancellati dal voto popolare, estromessi ed emarginati, reagisce come cane rognoso e bastonato, insultando e trattando milioni di votanti come cretini, in un paese che non si è dimostrato degno del sol dell'avvenire, da cui però mai se ne sono andati, a raggiungere le tane dei maestri.

No, la possente e perfetta "macchina da guerra", espressione di "geometrica potenza", non sbaglia mai, che è testa che ragiona, non come i coglioni.
L'assaggio era arrivato dallo sputacchio del baffino, il "Red" Max D'Alema:

- «Il centrosinistra è minoranza, ma siamo il primo partito nelle aree urbane, tra gli italiani che leggono libri, e giornali, insomma la parte più acculturata del paese».
La testa, appunto: noi, solo a girare, in orbita.
Il suono del campanaccio precede l'arrivo del branco lanciato all'assalto, all'impazzata.
Le ghiandole velenifere di Alberto Asor Rosa - uno dei rappresentanti della "cultura" più alta della sinistra italiana - hanno pompato la tossina, per riempire stilografica e pagina del Manifesto:

"[...] il nemico dei nemici è sempre lui, il Cavaliere [...] il momento più basso di centocinquant'anni di storia italiana è proprio quello che stiamo vivendo, inaugurato dalle elezioni dell'aprile scorso, che [...] ha avviato l'inizio della fine, la decadenza dal non ritorno, il degrado sociale e morale di una nazione".

...il momento più basso...

Il filmato documentava l'esecuzione, al suono dell'Internazionale, coperta dal suono di undici colpi di pistola;
Roberto, no, non era nato all'ombra di una buona stella: l'ultima che vide era a cinque punte, di quelle Brigate Rosse ove ognuno si sentiva "Il Migliore" e gli altri, coglioni, da schiacciare:

"La rivoluzione non si processa [...] individuare e annientare i suoi nemici".

...il momento più alto...dal Rosa al Rosso.

Roberto di cognome faceva Peci;
centrava un cazzo con quegli assassini, ma era il fratello di un "infame": quel Patrizio, che, pentito, li tradì, sputtanandoli e smerdandoli, denunciandone imbrogli davanti al capo dell'antiterrorismo, l'allora generale Dalla Chiesa.
I metodi dei rossi, di stessa matrice, mafiosa come di Al Qaeda, pensò di agire con il sistema della vendetta trasversale: se non arrivo a quello, colpisco chi gli è più vicino.
Antonietta Girolami era incinta del suo amato marito: Roberta, la piccola Robertina, nacque già in una famiglia monca, senza padre.
Ancora oggi, nessuno di quei bastardi ha chiesto, se non perdono, almeno scusa.
La rivoluzione non si processa.
"[...] il momento più basso di centocinquant'anni di storia italiana è proprio quello che stiamo vivendo";
- «Ma và da via i ciapp, balabiott d'un balabiott !»
Invece di rivedere l'ennesima e fantozziana pellicola, de "La corazzata Potemkin" di Sergej Ejzenstejn, fatti proiettare il filmino dei "compagni", dove fanno saltare le cervella a Roberto, e poi vieni a ripetermi le tue cazzate, che, a calci nel sedere, ti trovi le emorroidi al posto delle tonsille !
E lasciamo stare quando la conta dei poveri cristi, che i "compagni che sbagliano" hanno falciato lungo la strada, che a rivangare ritrovo solo ossa di morti, e manca poco che quelli come te sarebbero ancora a chiosare:

- «Memorabili quegli anni !»

Tanto piace a questa marmaglia l'usare macchina da presa che ci riprovano, a commemorare impronta e stirpe d'eroi, a far di nuovo passerella, protagonisti degli anni di piombo che, usciti di galera, sono a magnificare l'operato loro: libri, conferenze, apparizioni tv, e ora il film-apologia:
"Il sol dell'avvenire" regia di Gianfranco Pannone, famoso quanto il signor "Machicazz'è", tratto da un libro di Giovanni Fasanella e Alberto Franceschini e dedicato ad alcuni esponenti delle Brigate Rosse.

Non potendo, per ora, fare cassa, s'accontentano di fare cassetta e...Brigata Ros(s)a.


Io, secondo me...08.08.2008

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