lunedì 25 agosto 2008

Free...GAzZAra

I gusci di noce sono arrivati e, in quella che ormai è una caserma, hanno scaricato quanto serviva:
duecento apparecchi acustici per bambini sordi e migliaia di palloni;
a furia di sentire il botto dei missili, lanciati incessantemente contro Sderot, capisco che il "lavorare" senza protezioni acustiche abbia ridotto molti a diventare sordi come campane: ben vengano quindi le preziose cornette acustiche, per orecchie tappate, più che dal cerume, dalla polvere da sparo.
Sarebbe bastato accendere e avvicinare un cerino, in prossimità delle trombe d'Eustacchio, per rimuovere l'ostacolo, che da sempre chiude le sventole di chi non vuol sentire;
e vogliamo mica dimenticare le palle ?
Tante palle, come quelle che raccontano ad un mondo di babbei, infantili, fermi ai tempi in cui la mamma li addormentava con la fiaba della buonanotte:
ancora oggi sono a viaggiare nei sogni e, oltre all'Amplifon, servono pure spesse lenti, ma ormai penso che, più che orbi, abbiamo a che fare con ciechi.
Eccoli, i pacifisti: imbarcati su "Free Gaza" e "Liberty", hanno navigato per 240 miglia nautiche per raggiungere Gaza da Larnaca, sgravando vagonate di roba inutile, che al pane e medicine s'è preferito palloni e scodelle da usare come cassa acustica.
Più che "Free Gaza" è stata una Free Gazzara", una chiassata, un gran baccano, nel tentativo di dare importanza e risalto ad un avvenimento dello spessore della carta igienica.
E "Liberty"...libertà da cosa ?
Quella se l'erano già presa, continuando a rompere i coglioni al prossimo, spedendo migliaia dei loro razzi su una cittadina indifesa, dove non esistevano basi militari, ma solo strutture civili: abitazioni, scuole, asili, negozi e mercati.
E Ghilad Shalit, parte di una pattuglia assalita e lui rapito, che fine ha fatto ?
Cosa cazzo si aspettavano in cambio: omaggi pure alle loro signore ?
Quei quattro rincoglioniti, sono ad ignorare tutto questo, accettandolo come normale, quando a rimetterci è un ebreo;
Gratuitamente era stato ceduto un territorio da amministrare: ogni essere dotato di ragionevolezza e buon senso avrebbe approfittato, per costruirvi attorno il nocciolo di una nuova esistenza, fabbrica dove applicare le proprie doti e voglia di lavorare e ricostruire, fare politica ed amministrazione per realizzare un'identità, a presentarsi al mondo duttili e malleabili all'uso d'altri mezzi, che non le armi.
All'istante si sono adoperati a distruggere tutte le infrastrutture, a spianare il terreno per erigere rampe di lancio, subito messe in funzione.
Free Gaza lo era già allora, pacifessi dei miei stivali !
Liberty pure, e se la sono giocata: hanno fatto del loro peggio, tutto da soli, così come lo scannarsi tra fratelli, che se non ci fosse Israele già c'hanno dato assaggio di com'è profonda la loro cultura: quella del lacrimare quando in inferiorità e della belva, per occasione ed opportunità.
Un mare di bamba girava la faccia dall'altra parte, quando questi straccioni di terroristi si facevano esplodere sugli autobus, nei bar e nei cinema o dovunque, in Israele, ci fossero mucchi di persone inermi ed innocenti;
prima che si costruisse quel provvidenziale muro, e allora, solo allora, la loro letargia è terminata, pronti a starnazzare perché un popolo costruiva delle difese, a proteggere i propri figli, come fecero i cinesi contro dei mongoli !
E l'energia elettrica la vogliono da Israele, e così le cure;
e quando questi, stanchi di aver la faccia ed essere pure scemi, hanno stretto la cinghia, eccoli, ad aprirsi un varco verso l'Egitto, e subito portarsi in casa nuove bombarde e quanto serve a preparare la carbonella per grigliare i soliti ebrei, che non hanno mai nascosto di voler estinguere, così come scritto a chiare lettere, nero su bianco, nel loro statuto: della terra non gli frega nulla, che gli serve solo per seppellirci il prossimo !
Free Gaza...Liberty...
"[...] poco più di un milione di palestinesi vivono "prigionieri" nella Striscia in condizioni al limite dell'emergenza [...] solo grazie agli aiuti umanitari";
no, non prigionieri, ma ostaggi, specchietti per allodole, che servono ad impietosire dei baluba, boccaloni dall'abboccata facile, pronti a scucire palanche poi dirottate a far la spesa, non per riempire il frigorifero, ma l'armeria.
La discesa a terra e la cagnara, che ha fatto seguito alla propaganda, era solo la raccolta di pecorame, che una mandria d'assassini raccoglie alla bisogna e strumenti acustici e palloncini sono come specchietti e collanine, che erano dati a gente inselvatichita e di cui si aveva poca stima e rispetto:
costa nulla, che è inutile dare perle ai porci; quel che conta è il pensiero.

Solo ignobile GAzZAra.

Io, secondo me...25.08.2008

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