Come fosse stato uno scambio, un baratto al mercatino dell'usato, in stile
"Io do una cosa a te, tu dai una cosa a me",
l'annuncio e il peso dello scambio è apparso nelle distratte pieghe interne dei notiziari:
quasi fossero acciughe in scatola, i resti mortali di Ehud Goldwasser e Eldad Regev sono tornati a casa, nella LORO terra, in due casse nere.
Rapiti nel 2006, sono stati parte di una cruda e crudele coreografia, tenuta in piedi dal movimento Bestiallah, altrimenti conosciuto come Hezbollah - "partito di dio", uno rimaneggiato per atri e altrui scopi- accudito e tenuto assieme con lo sputo, dal loro segretario, Hasan Nasrallah;
Questi si è preso le frattaglie di un centinaio di assassini, "bonificati" negli ultimi trent'anni, mentre tentavano atti di terrorismo in territorio altrui e prontamente disinfestati dall'intervento dei soldati, messi a difesa della gente di Israele.
Di costoro m'importa una sega, ma preoccupano i cinque vivi, restituiti col pattume, in special modo il piccoletto e cicciottello, con gli occhi cerchiati come fondi di bicchiere, le sopracciglia cespugliose come pelo attorno al...ci siamo capiti, lo sguardo ottuso del somaro che non capisce quelli e perché battono le mani a lui attorno.
Giuro che, a guardarlo, se vero il detto che gli occhi sono lo specchio dell'anima, in quelli è come ammirare una fossa biologica !
Samir Kuntar è la tipica caccola lasciata dall'evoluzione durante la sua marcia;
questo "eroe", prodotto finito ed eccellenza dei Bestiallah, modello ideale, viene fatto zoccolare su un bel tappeto rosso, circondato da selve di bandiere gialle di Hezbollah, timbrato, imbucato e spedito a Beirut per essere mostrato ad esempio a tutta la consorteria di macellai, pari suoi;
il maestro avrà modo e tempo di istruire ora tanti emuli, acerbi e grezzi apprendisti di bottega:
spiegherà loro la tecnica di entrare in una casa di civili, ammazzare l'uomo e rovesciare il cervello della figlioletta di quattro anni, sbattendole il cranio sulla pietra, come fece nel 1979.
A simile escremento umano plaudono oggi i signori Hasan Nasrallah, che si porta ormai appresso e dove vuole Fouad Siniora, presidente libanese, marionetta ed ostaggio;
a menare coda, in attesa del lancio dell'osso, pure il camaleonte-banderuola, Mahmoud Abbas di Al Fatah, che misura il piede in due scarpe che, non si sa mai, un domani, bisogna essere in condizione di galleggiare a turacciolo, se la nave dovesse imbarcar acqua o, peggio, affondare:
mai mettere tutte le uova in un paniere.
Ehud Goldwasser e Eldad Regev...uccisi anche dai compagni di merende italidioti, che s'accompagnarono a braccetto con i loro assassini, sinistri Bindalema, che hanno pure mandato a far da cuscinetto i nostri soldati, con la raccomandazione di tenere gli occhi aperti...verso Israele, mentre dietro le italiche chiappe i Bestiallah si riarmavano, che tanto sono loro i padroni della baracca.
Povero Ehud, povero Eldad, poveri ragazzi miei:
mentre voi eravate avanzi sul banco di macelleria, i nostri grandissimi pirla erano a pigolare e fare finti scioperi di fame e sete per chiedere la grazia per le ultime merdacce di Saddam Hussein, a che non gli si torcesse il collo.
Una Eurabia con posizione a 90 gradi, invece che lungimirante visione a 360, è specchio, copia e forma deformata dei sinistroidi italioti, quelli che, in adorazione, per eredità e cromosomi hanno trovato gemellaggio, storia, vissuto e parentela - linea...di sangue - con i Bestiallah.
Ehud, Eldad: una manica di vili ed imbecilli erano e sono a ricordare eccezioni, come il carcere di Abu Grahib o Guantanamo, ma infami nel perseguire la regola del quotidiano, dagli sgozzamenti alle teste mozze, dalle bombe nei mercati, fuori dalle scuole e negli zaini dei bambini;
Israele: grazie di essere un paese civile, capace, laborioso, democratico, dove la cultura semina per il futuro, che l'alternativa sarebbe il ritorno, sulle vostre terre, delle cacche di pecora.
Ehud, Eldad: per voi, per i vostri genitori, per la gente di Israele, io prego, come so e come posso, sperando che la mia goccia cada nell'oceano, dove si specchia Dio.
Io e voi sappiamo che non esisterà pace, che è solo illusione e fumo per confondere e dare alibi ad una parte d'occidente ormai all'Olio Santo
Speriamo che questo morto abbia almeno un anima, che ormai le radici sono secche.
Ehud, Eldad, vi hanno riportati a casa;
c'è tempo per piangere e uno per ridere, uno per vivere e un altro per morire...
Samir Kuntar, comprati un orologio.
Io, secondo me...17 Luglio 2008
giovedì 17 luglio 2008
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