Se non ci stai attento rischi di confonderti ed imbucare la lettera nell’unica fessura - stile tombino ( o tomba ? ) - da cui si può vedere la luce, in quella prigione ambulante chiamata burqa.
Il prefetto di Treviso, Vittorio Capocelli: «Se per motivi religiosi una persona lo indossa, lo può fare, basta che si sottoponga all'identificazione e alla rimozione del velo».
Del velo ? E tu quello lo chiami velo ? Neppure nel carcere di San Vittorio...ops, volevo dire Vittore, neppure lì, dicevo, s’arriva a percepire un grado di segregazione così assoluto !
«[...] basta che si sottoponga all'identificazione»…
due volte ho avuto modo di vedere deambulare questo tendone da circo, che se non era per i piedi pensavo fosse ritornato il grande Phineas Tylor Barnum, con il suo The Greatest Show on Earth (Il più grande spettacolo del mondo), una mostra di "fenomeni da baraccone", con i suoi nani, i deformi, mostruosità, anomalie e scherzi della natura a dar spettacolo: in nessun caso ho trovato un coraggioso che osasse verificare cosa e chi ci fosse sotto !
Intanto che "unkown flying object" piroettava come una trottola, il vigile con il pistolone alla cintura e il manganello che strascicava a terra, era ad apostrofarmi: «Lei ce l’ha il sacchettino e la museruola, per il suo cane ?».
Mi veniva voglia di rispondere: «Ma l’hai visto il disco volante ? Non c’hai la curiosità di bussare e chiedere chi c’è, invece che vedere il pacchetto della cacca del mio cane ?».
La mia fortuna è avere una moglie avveduta e saggia, che frena ogni mia intemperanza, la facilità con cui mi salta la moschea...scusate, la mosca al naso, quando vedo applicata arte d’essere forte con i deboli e debole con i forti;
menata al guinzaglio, credo abbia più agio la mia cagnetta, che quella povera entità non l’aveva estensibile quanto il mio !
Noi ritiriamo bambinelli di natale, Presepi, Crocifissi e ogni del nostro e poi siamo a dover accettare le regole alla "Chi vusa pusé la vaca l’è sua", chi grida di più ottiene la vacca !
"[...] ai sensi dell'articolo 5 della legge 152 del 1975 è fatto divieto, in luogo pubblico, salvo giustificato motivo, di qualsiasi mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona".
«Ma và a ciapà i ratt !!»
S’ode di qua uno squillo di tromba, di là risponde uno squillo di trombetta:
"[...] prefetto dice sì al burqa. Ok della Bindi".
Non ho mai visto una calata di braghe come questa che, in genere e in natura, è chi gioca in casa che parte in vantaggio !
Giuro che, se quest’inverno, m’arriva il Rambo in divisa che chiede di abbassare la sciarpa per il riconoscimento, lo faccio sbranare dalla mia bassottina, e pure io gli do qualche smozzicata, che alla fine avremo entrambi l’obbligo della museruola !
"L'islamico obiettore mette in crisi l'Inghilterra: dottori rifiutano le pazienti, commessi gli alcolici e farmacisti la pillola del giorno dopo [...] una catena di supermercati permette ai suoi dipendenti di fede musulmana di non toccare prodotti che possono offenderne il senso religioso".
L’Homo Eurabiensis potrebbe dire: «Ed io feci il mio mondo...a loro immagine e somiglianza» !
Conosco Hassan Ahmed, egiziano, che da vent’anni possiede un bar: vende liquori, ma non ne beve, ligio al suo credo.
E io per lui ho il massimo rispetto, che quando mi fermo non mi nega il bere una birra o un bicchiere di vino.
E altri ce ne sono come lui, che hanno saputo realizzarsi e integrarsi.
Ognuno di noi si rapporta con il proprio credo: in libertà, come deve essere, arbitro e responsabile di scelte personali, e a Dio fare l’inventario, non a signori delle guerre.
Che noi si vuole continuare a leggere il Corriere della Sera, non il Corriere della...Sharia !
Io, secondo me...09.10.2007
martedì 9 ottobre 2007
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