lunedì 15 ottobre 2007

laDrine

L’unico che ha la certezza d’andare in galera, per i prossimi sei mesi, è Antonio Capone, 41 anni, latitante...da panchina.

Perché, signori, con la giustizia italiana non si scherza: siamo la terra della…tolleranza zero !
È finita l’epoca delle vacche grasse, di indulti ed indultini, indulgenze, buonismi e perdonismi vari: certezza della pena, è imperativo !
E, sotto Natale, non poteva mancare il classico...Capone, per allietare gli appetiti.
Voi penserete che Antonio sia un Serial Killer o uno stupratore incallito, un pedofilo, un sanguinario pirata della strada o il classico Dottor Jekyll, che nelle pieghe e piaghe della nostra società, al calare delle tenebre, si trasforma in Mister Hide.

No.

Antonio vive di espedienti, un "barbone", un povero cristo che campa grazie a trovate e rimedi, palliativi di sopravvivenza, fatti di carità - quando e se ancora ne avanza - e sulle combinazioni che escono per lui, pallina che gira sul piatto della roulette, e che è una mediazione tra quella russa e una capricciosa provvidenza.
Forse quest’ultima s’è manifestata, per lui che è abituato ad avere il cielo come tetto, la luna come lampada e una stella come luce di compagnia: pochi mesi al...fresco - ad evitare il freddo - gli permettono di svernare, superare la stagione del gelo e riprendere possesso della panchetta, al ritorno dei tepori primaverili;
Milano, Piazza Aquileia, prima seduta, a destra…ma aspettate una manciata di mesi prima di andare a trovarlo lì, che ora è reperibile a piazza Filangeri, carcere di San Vittore.

Pover’uomo: chissà come c’è rimasto intimorito, da marmi, stucchi e parrucconi, in quell’aula di tribunale, dove troneggia maestosa, severa, ammonitrice e truce, la scritta:

"La legge è uguale per tutti !".

Quanto si deve essere sentito in colpa per non avere rispettato l’obbligo degli "arresti domiciliari", su quella panca, dove doveva rimanere dalle 21 alle 7 del mattino.
Vai a spiegare che non ha potuto, che doveva andare alla cerca dei capi per l’inverno: a rubare un giaccone e due paia di calze !
Tapino lui, che l’evadere da quella che era seggiola e letto è uno dei crimini più esecrabili, punito con tutta la bestiale forza della nostra legislazione, muscolarmente dispiegata contro il crimine:

"Forte con il debole, debole con il forte !".

Italia, patria di Eroi, Santi e...Ladroni, ma di questi ultimi ne abbiamo solo un esemplare, a scontare la pena:
Antonio Capone, catturato dalle maglie della giustizia anche se piccolo, che il grande esce sempre - chissà come - dai buchi !

Tra questi, molti sono usciti dalla finestra della prima Repubblica, per suonarci il campanello e rientrarci in casa dalla porta, in seconda tornata !
Liberi, come l’aria, che il vero cappone, anzi, Capone, siamo noi.

Nell’italica cas(t)a politica, più che gabinetti abbiamo...laDrine !

Io, secondo me...15.10.2007

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