Non ti vengono a mettere le bombe sotto il culo, sugli autobus, nei bar o sotto la metropolitana perciò, quando ne parli, tanti rispondono: «Checazz’è ?».
E già, il Tibet...
...per secoli è stato un paese unito, libero e indipendente, come attestato da ben tre risoluzioni approvate dalle Nazioni Unite nel 1959, 1961 e 1965, rimaste lettera morta;
si faceva gli affari suoi, senza dar fastidio a nessuno, a recitare in tanti monasteri, che erano il cuore pulsante e pensante di quella gente, semplice e spirituale, ben lontana da cazzeggi ideologici, libercoli rossi e fumosi sogni fatti d’oppio, che salivano dalle terre di quell’ingombrante e corpulento vicino;
La Cina - ancora sotto gli effetti postumi di una sbornia, ad affogare l’ennesima cantonata, alla ricerca del leggendario "Sol dell’avvenire" - stava facendo come l’asino che segue la carota, fatta pendere con una lenza davanti al muso, credendola l’infinito.
«La carota, la carota al proletariato ! Il capitalismo deve finire: la verità è la carota !».
Beh, la carota l’hanno avuta, ma non da mangiare, e la cosa brucia ancora oggi, che il capitalismo lo stanno usando come emolliente !
Nel 1949 il popolo della carota iniziò, con l'Esercito Popolare di Liberazione maoista, l'invasione del pacifico paese, sigillandone possesso nel 1951.
Milioni sono i tibetani uccisi: seimila templi e tesori artistici sono stati distrutti e le loro donne subiscono un odioso controllo delle nascite, fatto di sterilizzazioni forzate e aborti sino agli ultimi mesi.
Furono - e sono - tempi bui, anzi, neri come l’inchiostro...di Cina.
«È una madornale ingerenza !».
Oh, scusate, non ho marcato lo stacco;
siamo ai tempi nostri e la frase si conclude così: «[…] negli affari interni cinesi».
Uno potrebbe pensare: «Vuoi vedere che il Dalai Lama, guida spirituale dei tibetani, li ha invasi ed è arrivato a Pechino ?».
No, cari amici: è vero che s’è preso una medaglia d’oro da George "dabliù" Bush, ma non per riottenere i territori occupati, usando il "terrorislam" nei territori del…Palestibet !
"La Cina è fortemente offesa", riportano le cronache.
«MA CHE CAZZO DITE !!».
L’inaugurazione della nuova ferrovia tibetana e la "riallocazione" di migliaia di cittadini del Tibet in nuovi villaggi ( di "rieducazione" ? ) socialisti, sono le ultime nefandezze di un regime che cerca di rifarsi una verginità ricucendosi strappi di passate godurie, sotto l’effetto...dell’oppio dei popoli !
E sono giunti perfino a noi, con le "ingerenze", quando i loro ambasciatori si sono abbassati a bacchettare i nostri tremebondi rappresentanti, perché gli avevamo rotto i cinesini di Via Paolo Sarpi, a Milano: la Cina ci stava dichiarando guerra perché avevamo multato alcune di quelle formiche gialle, che se fanno lo stesso a casa loro, li schiacciano sotto i piedi !
...ingerenza...‘fanculo !
Inquinano aria e acque, applicano la pena di morte, lasciano per le strade i neonati in eccesso ( meglio se femmine ), fanno scomparire dissidenti e preti, ma quel sangue se lo passano sulle labbra: la nuova dottrina, il...Rossetto Rosso del Comunismo.
Ma hanno buon gioco, che una società barbonaccia, vivendo della loro elemosina, rivolge altrove lo sguardo.
C’è nessuno che, invece della kefia bianca e nera di Yasser Arafat, elevata a simbolo della lotta terroristica nazionale palestinese, indossi invece una tonaca monacale, simbolo della lotta PACIFICA nazionale tibetana ?
Oh, scusate, dimenticavo: la...padron Cina ci tiene per le palle !
Io, secondo me...18.10.2007
giovedì 18 ottobre 2007
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