giovedì 18 ottobre 2007

Soldatini

Non so come sono messe le donne con le bambole, ma sembra che, per i maschietti, il vecchio gioco dei soldatini rimane ben vivo, anche dopo la pubertà, ovvero quel periodo della vita in cui ha inizio la funzione erotica, caratterizzato dalla maturazione degli organi sessuali.
Sarà per questo che taluni continuano a muovere i soldatini, avendo la maturazione dato forma ai...coglioni e iniziato il rimpasto ormonale, che porta all’aumento d’aggressività, a guidare il soggetto a divenire dominante e mostrare l’estro tipico del maschio in fregola.

È così che m’immagino il vecchio Putin, zar di tutte le russie: di profilo, a novanta gradi, appoggiato alle nocche delle mani, con le chiappe rosse ( ovviamente ) e congestionate, tipiche dei babbuini che mostrano la muscolare virilità, a metà tra un narciso pavone e un gorillone palestrato.
Beh, ammettiamolo: il "Physique du role", il fisicaccio del figo, ce l’ha;
vogliamo mica mettere i barbigli vermigli, le escrescenze purpuree e il colorito dai bagliori di fuoco, a confronto con quella macchietta di Ahmadinejad, signore del pollaio Iran, che come armamentario da competizione è ancora fermo alla bombetta atomica.

Putin, no: "[...] nuovi tipi d’arma nucleare [...] sviluppo e ammodernamento di tutti i tipi d’armamenti, dai mezzi di terra e missilistici, dall’aviazione alla flotta [...] un nuovo caccia di quinta generazione [...] mezzi di ricognizione, di telecomunicazioni ed elettronici".
Prendiamo le barchette ( e chi non ci ha giocato nella lontana infanzia ?! ): una bella portaerei, la Iuri Dolgoruki e due sommergibili atomici strategici, il Vladimir Momomakh e l'Aleksandr Nevski.
Diciamocelo chiaro: c’ha più soldatini !

Mi par di vederlo: seduto, con le braghette corte tenute su dalle bretelline, la linguetta tra i denti;
un aeroplanino nella destra - «VRRooooooommMMM ! Rat-tat-ta-ta-ta» - e nell’altra una barchetta - «SciaccCCk ! sciacccCCk ! BooOOM !» - a fendere le onde, con tanti missiloni che spuntano come i bitorzoli della razza aliena dei Klingon, tradizionali nemici della Federazione Terrestre, nella serie di fantascienza di Star Trek;
ai piedi, come tante formichine fuoriuscite dal nido, molti soldatini di piombo, ognuno sul proprio piedistallo e nelle tipiche pose di battaglia.

E tra i «VRRooooooommMMM ! Rat-tat-ta-ta-ta» degli aerei e i «SciaccCCk ! sciacccCCk ! BooOOM !» dei navigli che tagliano l’acqua e sparano cannonate, il nostro aggiunge il sonoro della farneticante concione:
«George ( "dabliù" Bush ) ritirati da Bagdad [...] c’ho piani grandiosi, un programma imponente d’ormoni, per pompare i muscoli [...] difendo i miei interessi, che la Russia non è l'Iraq !».

Bush, dall’altra parte - copia conforme, per divisa, forma e giocattoli - unisce il pollice alle altre dita contrapposte, ciondola su e giù il raggruppamento e sbotta:
«Ma che cazzo dici, che con te non gioco!».

Ahmadinejad entra piagnucolando e si mette dietro il babbione sovietico:
«M’ha rubato le merendine !», e giù, un pianto dirotto.

Ras Putin si adombra, chiude il pugno con l’indice alzato, facendolo oscillare come un tergicristallo:
«No, no, così non va bene: i colloqui sono la strada più fruttuosa che le minacce di sanzioni o addirittura l'uso della forza».

...impercettibilmente, allungando il piedino, spinge il grosso sottomarino nucleare in direzione delle chiappe del piccolo Walker ( non il Texas Ranger, ma il Bush ), che si sa: chi colloquia primo colloquia due volte.

«Come dite ? Non è così ? Si dice: chi picchia per primo picchia due volte !».

Fa lo stesso.
«Giochiamo a soldatini ?».


Io, secondo me...18.10.2007

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