venerdì 12 ottobre 2007

Decristianistan

Dove si trova il Decristianistan ?

Per ora, poco di fuori da casa tua, ma inizia solido come il ghiaccio, e dove non entra si liquefa, per approfittare delle infiltrazioni, e dove non oltre, diventa gassoso, a passare per ogni dove.
Hai voglia di sigillare il colino, che tanto ormai i buchi sono troppi.

Il Decristianistan era in origine un sassolino e lo abbiamo lasciato rotolare: strada facendo ha trovato di che addensarsi, a trascinato con sé quel che non è stato in grado di contrapporsi, fino a diventare la valanga che è oggi.
Fino ad ora non sono giunti a staccare il crocefisso da casa tua, a buttarti per aria il Presepe o schiacciare la statuina di gesso del Gesù;
l’hanno fatto in ospedali e scuole e nei negozi hanno fatto sparire le statuine natalizie, hanno murato le Madonnine e fatto a pezzi le statue di padre Pio;
per la muratura e la smazzolatura dei gessi ci hanno pensato di persona, sentendosi tronfi e forti, anche se neppure erano da noi con regolare permesso di soggiorno: si sentono comunque a casa propria.
Anzi, meglio, che lì, come per i Rom della Romania, se sgarrano sono loro poi a portarlo, il gesso !

Per il Presepe, no, non hanno avuto bisogno di esporsi così: è bastato gridare Buh ! e ci siamo spaventati, come quando da piccoli, se facevamo i cattivi, ci dicevano che arrivava l’uomo nero, a portare via.
Non si sa mai, che come per le vignette satiriche potrebbero arrivare a romperci tutto;
una nuova "Reichskristallnacht": notte dei cristalli.

Per il crocefisso usarono uno che non era né carne né pesce: Adel Smith, uno che, passata sulla loro sponda andava in cerca di medaglie.
Del discorso del Papa, a Ratisbona, non c’hanno capito un cazzo, e quelli che potevano capire hanno fatto in modo che quelli continuassero ad avere il primato d’ignoranza, che li fa menare al pascolo da perfetto popolo bue.

Se dovessi collocare geograficamente le radici del Decristianistan, negli ultimi tempi, direi: Inghilterra.

Era di giorni fa: "L'islamico obiettore mette in crisi l'Inghilterra: dottori rifiutano le pazienti, commessi gli alcolici e farmacisti la pillola del giorno dopo [...] una catena di supermercati permette ai suoi dipendenti di fede musulmana di non toccare prodotti che possono offenderne il senso religioso".
Cronaca d’oggi: "Affigge immagine di Gesù: sospeso impiegato inglese";
che si accoda ad un'altra, costretta dietro la lavagna con in testa il cappello d’asino: "[...] sospesa una hostess che indossava un ciondolo a forma di croce" !
Si era arrivati all’eccesso quando una dipendente induista di Heathrow ( poi reintegrata, grazie a umilianti mediazioni ) aveva perso l’impiego perché indossava un ornamento previsto dal suo credo !
Ritornando a noi, l'immagine di un Gesù Cristo era stata appesa in una sala mensa comune e l’unica offesa poteva solo essere se si fosse schiodato cadendo in testa a chi stava transitando sotto.
Che io dico: «Possibile che certa gente vuole solo togliere ? Aggiungere qualche cosa invece, ad accomunare tutti, questo no, vero ? Certo che vale solo se nessuno si sente migliore degli altri !».

Da noi ci si aspetterebbe che fossero puniti quelli che fanno circolare le proprie mogli sotto quel tendone da circo chiamato Burqa perché - usando le stesse parole del musulmano, in Inghilterra - "Reca offesa e turbamento".
Il prefetto di Treviso, Vittorio Capocelli: «Se per motivi religiosi una persona lo indossa, lo può fare, basta che si sottoponga all'identificazione e alla rimozione del velo», e trova chi foraggia la sua greppia.

Ma forse sono io, siamo noi, che non abbiamo capito che non sono i polli a scegliere la lista delle granaglie !


Io, secondo me...12.10.2007

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