venerdì 10 agosto 2007

Cose...inSaudite !

Se solo lo volessero, Benedetto, Riccardo Di Segni e Ala Eldin Mohamed Ismail el Ghobashy potrebbero affacciarsi alle rispettive finestre e scambiare i convenevoli, che si fa prima a darsi una voce che per telefono.
Ovviamente sto parlando di buon vicinato, nella città di Roma, e dei suoi dirimpettai: il Papa Benedetto XVI, il Rabbino capo e l’Imam, ognuno con le chiavi della propria casa, accalcati in quel francobollo di spazio che raccoglie Basilica, Sinagoga e Moschea.
ROMA, la CITTÀ DEL VATICANO, rimane pur sempre la CULLA della CRISTIANITÀ, un LUOGO SACRO, connesso con la divinità, con la religione e i suoi misteri, con la trascendenza, sede del Vicario di Cristo e faro per MILIONI che CREDONO in questo.
In uno sputo abbiamo una BASILICA imponente e la più grande SINAGOGA ( 3373 metri quadrati, compresa tra il Lungotevere Cenci, la via del Progresso e la via di Portico d'Ottavia ) e MOSCHEA d’Europa ( 30.000 metri quadrati di terreno, nella zona nord della città, ai piedi dei Monti Parioli, nella zona dell'Acqua Acetosa ) !
Fatte le debite proporzioni, sono ad un tiro di…schioppo: una combinazione di vicinanza - gomito contro gomito - fisicità, contatto, un gemellaggio di preghiera e d’umane genti.
Un posto dove Dio vede riunito il suo gregge, e certo non prova disagio l’essere chiamato con i Suoi infiniti nomi, felice, come lo è ogni Padre attorniato dai figli.
La MOSCHEA fu voluta e finanziata dal re Feysal dell'Arabia Saudita, capostipite della famiglia reale saudita e Custode delle Due Sante Moschee, ossia di Mecca e Medina.
Nessuno ci vide nulla, né di strano, né di male: perché mai, quando si prega e si predica pace e non guerra, presupposto che fruttò l’allora DONAZIONE del TERRENO ?
«Niente Bibbie e crocifissi, ve li sequestriamo».
D’un colpo ( per ora ), ci siamo spostati non solo in un altro mondo, ma a respirare aria stantia d’altra epoca.
Siamo nella vecchia e INTOLLERANTE ARABIA SAUDITA, il regno del WAHABISMO più duro e puro, la dottrina della superiorità della razza ariana con la kefiath, sciolta nel minestrone del ComuNazIslam !
Quando da una parte si offre e dall’altra si toglie, sicuramente nel meccanismo c’è...qualche rotelle che manca: dall’una si cammina fianco a fianco; nell’altra si ha il mucchio sulla testa !
E chi si crede sopra mena di bastone, pastore che randella le pecore !
Che se ora qualcuno mi risponde «Sono in CASA PROPRIA», chiedo perché se la prendono quando noi cerchiamo di fare rispettare regole di casa NOSTRA !
Equidistanza...equivicinanza, né;
che, diversamente, siamo a rappresentare il d(u)ominio Padrone-servo, Signore-schiavo o Dominatore-dhimmi !
O la livella c’è solo quando siamo morti, come diceva Totò ?
«Niente Bibbie e crocifissi, vangeli, stelle di David o simboli religiosi estranei alla fede musulmana: sono oggetti vietati, ve li sequestriamo !», minacciano: cose...inSaudite !
Ad andare bene, ci spelano il culo a vergate e, se lo sfigato è un convertito alla nostra sponda, si prepari al decollo...sulla scimitarra del boia !
Leggendo la premessa e ora il finale, chissà perché mi sovviene un’immagine: la testa pelata a beccate dell’ultima gallina del pollaio, che paga lo scotto di vivere in una società piramidale, dove la chioma rigogliosa ce l’ha solo quello più in alto !
E non dite: «Vabbè, in quei posti non vado. Resto a casa mia».
Casa tua..fino a che non t’accorgi d’avere lasciato aperto la porta del pollaio !

Io, secondo me…10.08.2007

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