giovedì 23 agosto 2007

Deer..donami Danielle

Perdonami, Deer; perdonami Danielle. Deer..donatemi.
Non posso controllare la mia vena buffonesca - sangue di giullare - e del gioco di parole chiedo venia, a cercare d'attirare la vostra attenzione e prendere due piccioni con una fava ( Caro Deer, cara Danielle: è un modo di dire, non un titolo ), dialogare piacevolmente con due amici.
Premetto che vivo e brillo di luce riflessa, che se Magdi e il Corriere non mi ospitano con l’angolo di Brontolo sarei il classico vecchio borbottone, che si sfoga parlando da solo o con i pensionati, per strada, manifestando così le frustrazioni del normo-cittadino-cartastraccia.
Riconoscendo i miei limiti, in parte vi ho risposto, e del resto vi andrò a dire.
«[..] Non ricevendo alcun commento, positivo o negativo, alla mia proposta di coinvolgere testate giornalistiche autorevoli e mondiali, nella difesa e nel sostegno di Magdi Allam [..] mi aspettavo…[..] perché non si fa nulla per Magdi? Aspettate forse che lui ve lo chieda?».
Caro Deer, credo che lei sottovaluti la forza di "Noi e gli altri", che io penso invece sia "sbirciato" da politici e giornalisti, tanto che da questi abbiamo avuto il Rating, il giudizio: "[..] schietto ed a tratti delirante fanatismo di chi scrive quotidianamente al forum di Allam [..] falangi di allamiani, corrieristi di complemento"; sono incisioni, dal pennino di Fait & Fattor und Tiziano Marson, dell’Alto Adige journal.
Saremo pure zanzare, ma a qualcuno diamo fastidio, sempre che, dietro alcuni, come alle elementari, non ci sia un maestro che racchiude la mano dell’alunno, a guidarne scrittura e risposte.
Altre forme non le posso seguire, che il mio francese o altro è simile al balbettio dell’analfabeta, e uno scritto in milanese non saprei a chi inviarlo, e la invidio per un sapere che mi trova orfano.
La cara Danielle invece accentua la mia impotenza, e ripresento quello che scrissi in "Kiss My Ass" dove, ad un certo punto dicevo: «[..] Signora Livni, popolo d’Israele, io non avrò modo di incontrarvi ma, con il cuore spezzato, non me ne dolgo: mi vergogno troppo !», ad arrossire per colpa di una classe politica che non mi rappresenta, ma si comporta come se fosse.
«Appello per un grande stato, non questa nostra Italia, caro Giuseppe».
Amica mia, quanto è vero !
Ma l’assicuro: l’Italia, più che desta, è...modesta, ma nel cancro politico, non nella sua gente, quella che, come me, conta come il due di picche. Subisce, ma capisce.
La mia speranza-illusione è nella forza e nella crescente grandezza di Magdi Allam, nel credere - come dicevo a Deer - che l’angolo, da noi occupato da anni, non sia più tanto oscuro e sconosciuto, letto anche al di fuori dei mediocri confini italidioti.
Non uccida tutte le mie speranze, con il suo essere impietosamente realista: per una volta sono contento d’essermi fatto una canna e spero che i fumi d’oppiacei sogni restino a lungo !
«Un’Italia che non conta un cazzo in politica internazionale».
Ancora ha ragione, amica, che i nostri attuali rappresentanti - Professori e professorini - sono il pannolone senile della Repubblica di Alzheimer, e la sua "intellighenzia" è il biadesivo che lo tiene in forma !
Ma capisca, Danielle: come far comprendere a queste cariatidi che sono giunti ad un vicolo cieco dell’evoluzione ed è ora d'estinguersi ?
Mi dica, anzi: dhimmi, Danielle...dhimmi...

Io, secondo me…23.08.2007

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