Quando il Papa andò in visita in Turchia, il nostro pacioccone Prodi disse che alla sua protezione ci pensassero le guardie svizzere: probabilmente avevamo finito le scorte, che spesso sono mostrate come orpelli per dar risalto a lor signori, che le esibiscono come amanti, a comprova di una ancora focosa attività.
Ora, il passo del Romano cambia musica: «Vi prego, tuonate dai pulpiti contro gli evasori fiscali: tacciateli d’eresia, scomunicateli, metteteli al rogo !».
Beh, il "Vi prego" con cui ho iniziato la frase invero non c’era: più che un’invocazione dal nostro capoccia era partito un ORDINE, forma ormai abusata "Cum magno gaudio, esultanzia et abbundanzia" da questa classe dirigente, che alla parola "amministrare" ha sostituito "COMANDARE" e a questo è subordinato non solo la cosa pubblica, ma anche e soprattutto la persona, il branco, la massa, la mandria, il bestiame...ovvero, noi !
Sapete, del Prodi scudocrociato mi ricordo tutto, perfino come rispondeva alla campanella della messa: quando suonava, cominciava a sbavare e, come per i cani di Pavlov, reagiva per riflesso condizionato, memore delle scosse prese quando non aveva scelto la via giusta per arrivare all’osso.
Gli facevi sniffare l’incenso ed era come il cane da tartufi o da riporto: s’impegnava come una bestia per riportare la trifola o l’osso, contento di scodinzolare davanti al turibolo, nell'attesa dello zuccherino, premio per il ben fatto.
Era incollato alle tonache, come la camicia nella parte in fondo, appiccicato come un insetto sulla carta moschicida: la classica sindrome da leccaculaggine, che s’attacca - plastico come il raffreddore - al potentato di turno.
Indice in bocca, bava di saliva e puntamento in alto, a sentire dove tirava il vento: come un turacciolo, abituato a galleggiare anche tra i marosi più ruggenti - allora, anche oggi - galleggiò sulle acque tumultuose e travolgenti - meglio di quanto fece il buon Gesù - usando il classico giochino delle tre scimmie: "Non vidi, non sentii e non parlai", e...se ne lavò le mani !
Attorno a lui imperversava la banda Bassotti, ma il prode, immobile: rigido...come un palo !
Bene: il nostro ex crociato non difende più il Santo Sepolcro, ed alla chiamata di Sua Santità ora risponde con sberleffi, pernacchie e supponenza: è ora di finirla, nella fattoria degli animali Napoleon, il condottiero, ha preso il potere !
Signori, si cambia musica: «...una mattina mi sono svegliato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao..».
L’osso di Fido ha cambiato lanciatore, e non è più il cane a doverlo riportare !
Ecco il lancio: «Cara Chiesa, sali in cattedra e metti alla gogna chi non paga le tasse ! Su, vai, e riportami la ricevuta !»
Che bella soddisfazione, dopo aver, per tanta gioventù, dovuto obbedienza al padrone !
Per Prodi, così come per Padoa Schioppa, chi non mette l’obolo nella scodella li priva dello "Sterco del diavolo", che è come per i vespasiani, quando si lamentavano del puzzo: «Pecunia non olet...il denaro non puzza», si vuole sia stata la pratica e realistica risposta.
Il gatto e la volpe ci hanno fatto seppellire il "Tesoretto", e ora vogliono dell’altro.
La sbornia d’onnipotenza farà sì che, se non otterrà risposta, s’appoggeranno alle Moschee, invitando gli imam a fare una fatwa verso i disinvolti occultatori di palanche.
M’immagino il prossimo video di Bin Laden: s’apre la caccia...e la gola dell’evasore di tasse !
E Prodi - Et voilà ! - eccolo diventare il nuovo Ayatollah, ennesima riprova del trasformismo fluttuante, con la consistente leggerezza del sughero !
Le masse vanno educate: mietute a falce e forgiate a martello e, se non basta, manganello e olio di ricino !
È il nuovo passo della Storia, che ancora vuole sia...Romano, o Prodi !!
Io, secondo me...07.08.2007
martedì 7 agosto 2007
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